Immagine 04 Cuori Evasioni dentro e fuori la mia cucina Immagine 04 Cuori

25 maggio 2015

Vignarola

Amo molto La Vignarola, perchè mi sa proprio di primavera con tutte quelle verdurine fresche, anche se non è un piatto di tradizione romagnola, ma laziale. L'ho visto fare molte volte in TV e da qualche anno lo cucino anche io.  Lo so che sono in "zona Cesarini" per farlo, però sono riuscita a rimediare ugualmente tutte gli ortaggi necessari perchè, i carciofini me li ha portati la mia quasi nuora, i piselli, la cipollina fresca e la lattuga me li ha dati mio suocero dal suo orto, poi stamattina al mercato ho trovato delle fave belline belline...come potevo sottrarmi? Non restava che comprare la pancetta artigianale di mora romagnola nella mia macelleria di fiducia e... detto fatto! la Vignarola è bella che pronta!


Vignarola


Vignarola

Ingredienti:

  • 12 carciofini (quelli piccolini che si usano anche da mettere sotto vetro)
  • 150 gr di piselli sgranati
  • 150 gr di fave sgranate e private della buccetta
  • un cespo di lattuga
  • un limone
  • 2 cipollotti freschi
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 2 fette spesse di pancetta stagionata (io quella artigianale di mora romagnola)
  • 1 spicchio di aglio
  • sale pepe
  • uno spruzzo di vino bianco


Procedimento:

Tagliare i cipollotti a fettine sottili e le fette di pancetta a filetti e porli entrambi in un tegame con un po' di olio evo. Far soffriggere dolcemente finchè diventano morbidi e quasi trasparenti.

Far appassire il cipollotto con la pancetta

Pulire i carciofini, eliminando tutte le foglie coriacee, spuntandoli, lasciando solo il centro, più tenero, poi tagliarli a julienne non troppo sottile nel verso della lunghezza e immergerli man mano in acqua acidulata col limone, perchè non anneriscano. Scolarli e inserirli nel tegame insieme ai piselli e allo spicchio d'aglio. Sfumare col vino bianco, salare e pepare. Far cuocere coperto 1/4 d'ora. aggiungendo poca acqua per favorire la cottura. Ora aggiungere le fave spellate

Aggiungere le fave

 e, dopo 5', la lattuga tagliata a listelli. Far andare ancora qualche minuto.

 Aggiungere la lattuga a listelle
                                                   
Alla fine le verdure devono risultare tenere, ma ancora consistenti.

Vignarola...Pronta!!!


Vignarola... nel piatto!


**** Realizzata da voi  ****

Emilia Conrotto l'ha rifatta e mi ha mandata la foto dicendomi che le è venuta buonissima. Eccola:



Immagine 04 Cuori  Alla prossima "Evasione"... dolce o salata?  Immagine 04 Cuori

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20 maggio 2015

Gelato al cioccolato di Patrizia Pasqualetti

Da vera appassionata del "fatto in casa" mi sono lanciata nella produzione di gelati casalinghi.
Per il primo della stagione ho adottato una ricetta di Patrizia Pasqualetti illustrata nel programma "Casa Alice" del 3.4.2015.
Sono rimasta soddisfatta del risultato. E' venuto cremoso e bello saporito.
Per la prima volta mi sono avvalsa dell'abbattitore (mio ultimo folle acquisto, ma quanno ce vo', ce vo'!), sia per raffreddare la miscela, ma soprattutto per stabilizzare il gelato appena uscito bello gonfio e montato dalla gelatiera; mi pare che ciò abbia influito molto positivamente sulla texture, in quanto anche dopo un giorno di congelatore si è mantenuto morbido e cremoso, senza che diventasse un mattone ghiacciato, come mi capitava gli anni scorsi.

Gelato al cioccolato
Gelato al cioccolato

Ingredienti:

150 gr di zucchero
  60 gr di cacao amaro
300 ml di latte
100 ml di acqua
100 ml di panna
    2 tuorli
  70 gr di cioccolato extra-fondente fuso

Procedimento:

Scaldare dolcemente latte, acqua e panna quasi fino al bollore. A parte miscelare zucchero e cacao, poi aggiungerci i 2 tuorli e frustare il tutto ottenendo una cremina. Versarvi sopra il liquido caldo un po' alla volta, frullando col minipimer. Per ultimo aggiungere il cioccolato fuso e dare un'ultima frullata. A questo punto ho fatto raffreddare in abbattitore (altrimenti freezer o frigo), ho versato nel cestello dell'accessorio gelatiera del Kenwood e ho fatto andare a velocità minima per 35-40'. Ho travasato in una vaschetta e ho subito trasferito in abbattitore a -18° per circa 10-15', poi ho stoccato in freezer.
Ho servito con una spruzzata di granella di nocciole tostate e un ciuffo di panna montata. Slurp !!!

Gelato al cioccolato con panna montata
Gelato al cioccolato con panna montata

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12 maggio 2015

Bazzana di fave su crostoni di pane

E' un'antica ricetta contadina, molto semplice, che utilizza uno dei primi ortaggi primaverili: la fava. Quando i baccelli sono ancora piccoli, la fava è tenera e dolce, buonissima  da mangiare cruda, magari con un  pezzo di formaggio; in pochissimi giorni, però, i baccelli si ingrossano, e la fava diventa dura e cambia di sapore. Ecco, allora, che si comincia a cuocerla.
Ora nell'orticello di mio suocero, dal quale io attingo a piene mani, questo ortaggio abbonda e questa preparazione mi consente di smaltirla.
Partendo dalla ricetta base, preparata da mio marito, ho elaborato dei crostoni, che si possono servire come sfizioso antipasto.

Crostoni con fave e pecorino
Crostoni con fave e pecorino

Crostoni di pane con Bazzana di Fave e Pecorino

Ingredienti:

400 g di fave sgusciate
  • 2 cipolle
  • 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
  • 3 pizzichi generosi di sale
  •  q.b. di pepe
  •  q.b. di fette di pane casareccio
  •  q.b. di pecorino stagionato e saporito
  • 250 ml circa di acqua

Preparazione:

Tritare le cipolle e farle appassire  nell'olio a fuoco dolce, per circa 10 o 15 minuti. Aggiungerci le fave pazientemente private della pellicina esterna, coprire a filo con acqua. salare e far cuocere col coperchio semichiuso, finché la fava diventa morbida e comincia appena a disfarsi; deve comunque mantenersi abbastanza integra, come da foto. Questa è la "bazzana"

Distribuirla sulle fette di pane casareccio, cospargere con pecorino in scaglie e spolverare con abbondante pepe nero di mulinello. Mettere in forno fino a che il pecorino fonde e il pane si croccantizza. Servire caldo.

Crostoni con fave e pecorino
Crostoni con fave e pecorino

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11 maggio 2015

Ciambella Romagnola

Am arcord...


Questo antico dolce mi fa tornare bambina, quando più di 40 anni fa, nel periodo pasquale, le donne di casa (le famose Arzdore) usavano recarsi nei panifici, che  per l'occasione aprivano le loro porte, e ne preparavano chili e chili . Mia nonna mi portava con sé e mi permetteva di pasticciare con farina, zucchero e uova. Per me era una festa. Ricordo quei grandi banconi su cui le massaie impastavano le loro ciambelle, che poi finivano in quegli enormi forni e ne uscivano fragranti e profumate. Quindi si stendevano sui banchi a raffreddare un po', poi si impilavano nelle cassette di legno della frutta, alternate a fogli di carta gialla, per essere infine trasportate a casa;  si mangiavano a Pasqua e per molti giorni successivi...

QUI  potete trovare la versione farcita con ricotta in due diverse varianti.
QUI  trovate la versione più tradizionale con lo strutto

Ciambella Romagnola
Ciambella Romagnola

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INGREDIENTI
  • 750 g. di farina
  • 200 g. di burro a temperatura ambiente
  • 300 g. di zucchero
  • 5 uova
  • 1 e 1/2 bustina di lievito per dolci
  • scorza grattugiata di un limone
  • Q.b. di latte
  • Q.b. di zucchero in granella

Con le dosi indicate si ottengono due bei filoni ( le pezzature si chiamano così).
Il bello di questa preparazione è che non occorre montare o frullare nulla, ma ne esce comunque un dolce buonissimo nella sua semplicità, un po' rustico, con la mollica grossolana (ma così deve essere), perfetto da inzuppare nel latte la mattina a colazione, o nell'Albana Dolce di Romagna a fine pasto. Si può anche trovare tipicamente arricchito con uvetta passa.
Mia nonna, a volte, aggiungeva un po' di alchermes nell'impasto, così veniva profumato e colorato di un rosa quasi fucsia...molto primaverile!
Ma ora veniamo al

PROCEDIMENTO:
  • Accendere il forno a 170°.
  • Mettere in una capace ciotola la farina, il lievito, la scorza del limone e miscelare bene, poi formare un cratere al centro e mettervi le uova, lo zucchero e il burro morbido a temperatura ambiente. 


  • Con una forchetta cominciare a sbattere gli ingredienti partendo dal centro, incorporando poco a poco tutta la farina. Ne risulterà un impasto piuttosto compatto che va ammorbidito con un po' di latte, fino ad ottenere una consistenza morbida/appiccicosa, ma che mantenga, comunque, la forma data, come si può osservare nella foto qui sotto, nella versione con pezzetti di cioccolato nell'impasto.

Ciambella Romagnola
Ciambella Romagnola - Consistenza impasto

  • La Ciambella Romagnola, infatti, non si cuoce negli stampi, ma l'impasto viene modellato, con le mani bagnate, in filoni ovali, direttamente sulla leccarda del forno ricoperta di carta da cottura. (In quello di sx, è stato inserito uno strato di confettura di ciliegie tra due strati di impasto. La versione classica però è liscia, senza alcuna aggiunta di marmellate, cioccolato o altro, al massimo un po' di uvetta passa e prevede lo strutto al posto del burro nell'impasto). 

Ciambella Romagnola
Ciambella Romagnola - Filoni pronti da infornare

  • Spennellare la superficie col latte e cospargere abbondantemente con la granella di zucchero.
  • Infornare per circa 35' funzione "statico" (dopo 25/30' controllare con prova stecchino).

Ciambella Romagnola
Ciambella Romagnola - Appena sfornata

Ciambella Romagnola
Ciambella Romagnola con  ciliegie semi-candite home made QUI

Ciambella Romagnola
Ciambella Romagnola con  gocce di cioccolato e canditi d'arancia home made QUI

...Ancora oggi, quando preparo questa ricetta, rivivo un po' quelle atmosfere antiche, quando le donne di casa, le ultime "Arzdore" romagnole, ossia le "reggitore", o meglio, reggitrici della famiglia, si ritrovavano nei forni a preparare la ciambella e, ogni volta, non posso fare a meno di ricordare la mia cara nonna,  provando un leggero senso di tenera, dolce nostalgia per quei tempi, ormai passati, che non esistono più.

QUI  trovate la versione più tradizionale con lo strutto
QUI  potete trovare la versione farcita con ricotta in due diverse varianti

Ciambella Romagnola Farcita con Ricotta

 Immagine 04 Cuori  Alla prossima "Evasione"... sarà dolce o salata?   Immagine 04 Cuori


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05 maggio 2015

Carciofi nella pancetta e Arrosticini di agnello

Questa mattina al  Mercato Centrale Coperto della mia città ho trovato dei freschissimi carciofi toscani, veramente molto belli ed ho deciso di cucinarli nel tegame, avvolti nella pancetta.

Carciofi nella pancetta crudi
Carciofi nella pancetta crudi
Ingredienti:

6 carciofi
succo di 1/2 limone
200 gr di pancetta arrotolata tagliata sottile
olio evo
qb prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio tritato fine
1 spruzzo di brandy
1 spruzzo di vino bianco
1/2 cucchiaino di  zucchero
sale e pepe

Pulire i carciofi togliendo prima le foglie esterne più coriacee a tutti quanti, lasciandogli però il gambo lungo, poi ricominciando dal primo, sbucciare il gambo con il pelapatate o con un coltellino per eliminarne la "corteccia", tagliare via le punte e tagliarli a metà. Levare la peluria interna se c'è ed eliminare le eventuali spinette interne con l'aiuto delle forbici, se ci sono. Man mano che si puliscono, immergerli subito in una bacinella contenente acqua acidulata con del succo di limone, per impedire che anneriscano, mentre si lavorano quelli successivi. 

Scolarli dall'acqua e condirli con l'olio, il prezzemolo e l'aglio tritati, il sale e il pepe.
Avvolgere il gambo e parte della testa con la pancetta  e metterli nel tegame con un fondo di olio, cospargere con un cucchiaino di zucchero, sfumare col brandy e col vino bianco, poi aggiungere un goccio di acqua e incoperchiare, possibilmente appoggiando sopra un peso (ad es. un altro tegame pesante vuoto) per sigillare meglio e limitare l'evaporazione del liquido. Far cuocere circa una 1/2 ora, girando i carciofi a metà cottura, finchè saranno diventati belli teneri.
Eccoli pronti:

Carciofi nella pancetta
Carciofi nella pancetta
Li abbiamo mangiati insieme agli arrosticini di agnello, spennellati con olio evo, pepe, e qualche ago di rosmarino, poi cotti sulla piastra a fiamma viva e infine salati.

Arrosticini di agnello
Arrosticini di agnello

Arrosticini di agnello
Arrosticini di agnello
Se lo si gradisce, irrorarli con poco succo di limone.

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