Quest'anno, al Sigep 2024, mi hanno omaggiato di alcuni brick di polpa pura di frutta, tra cui il Mango. All'assaggio era ottimo e quindi, quale modo migliore per utilizzarlo se non quello di trasformarlo in ottimo gelato? Vista la buona riuscita, ne condivido la ricetta con voi qui sul blog.
L'ho abbinato al Fior di Latte, fatto sempre da me, con la ricetta della Stracciatella che trovate QUI, omettendone il cioccolato.
Trovo che i due gusti si sposino alla perfezione, in quanto la delicatezza del Fior di Latte costituisce il giusto contrappeso al sapore deciso del Mango.
L'ho abbinato al Fior di Latte, fatto sempre da me, con la ricetta della Stracciatella che trovate QUI, omettendone il cioccolato.
Trovo che i due gusti si sposino alla perfezione, in quanto la delicatezza del Fior di Latte costituisce il giusto contrappeso al sapore deciso del Mango.
Le cialde sono le "tegole valdostane" del mitico Mauro Morandin, anche lui presente al Sigep 2024.
Gelato al Mango
Ingredienti:
- 500 ml di latte
- 100 ml di panna
- 120 g. di zucchero (saccarosio)
- 25 g. di destrosio
- 25 g. di latte in polvere (facilmente reperibile nei supermercati, non quello per i neonati)
- 3 g. di farina di semi di carrube (nei negozi di prodotti naturali e biologici)
- 400 g. di polpa di mango (già pronta o del frutto frullato)
Procedimento:
- Mescolare insieme lo zucchero, il destrosio, il latte in polvere e la farina di semi di carrube.
- Scaldare il latte fino a 85°.
Scaldare il latte a 85° e aggiungervi le polveri |
- Versarvi a pioggia la miscela di polveri.
- Proseguire la cottura a fiamma dolce sempre mescolado per 3 minuti.
- Mixare col minipimer e lasciare intiepidire.
- Aggiungere la panna e la polpa di mango e mixare di nuovo.
- Porre la miscela in frigorifero per qualche ora, meglio ancora se tutta la notte.
- Trasferire in gelatiera con la pala in movimento, (io quella del Kenwood) e far girare più o meno per 35 minuti, fin quando il gelato sarà bello cremoso e montato.
- Sistemare il gelato in un contenitore e conservare in freezer.
👉👉👉 Trucchetto utile soprattutto nella stagione calda: sul fondo della ciotola, che accoglie il cestello refrigerato, ho adagiato una borsa del ghiaccio piegata in due (di quelle morbide che si usano per i traumi articolari), così da potenziare e mantenere più a lungo l'azione del freddo.
👉👉👉 Nota: se consumato nel giro di qualche ora, il gelato si presenterà con la giusta consistenza, cremosa e spatolabile. Se dovesse stazionare nel freezer per più di un giorno, tenderà a solidificare un po', ma basterà passarlo in frigo per 10/15' prima di gustarlo e spatolarlo un attimo (come fanno del resto in gelateria) perchè riacquisti la sua texture originaria.
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Poichè, in fondo, questo post nasce dal Sigep 2024, mi piace condividere qualche scatto dei momenti più significativi che ho vissuto durante questa incredibile kermesse della gelateria, pasticceria e panificazione.
Eccomi all'entrata il primo giorno, felice come una bimba nel paese dei balocchi.
Tra gli stand più interessanti c'è sicuramente l'Unigrà dove si esibiscono tanti dei maggiori pasticceri e gelatai. Io ho assistito ai cooking shows di Maurizio Santin che ha realizzato la sua Caffè in Vietnam composta da frolla al cacao, frangipane alla nocciola/caffè, arachidi salate e chantilly al cioccolato bianco, in versione torta e mignon che abbiamo, ovviamente, gustato a fine lezione. Lo stesso per i Macarons alla ganache di pistacchio.